Shiatsu

Cos’è lo Shiatsu? Tokujiro Namikoshi lo definisce così: “… lo shiatsu è come il puro affetto materno, le pressioni delle mani fanno scorrere la forza vitale del corpo”. Il Ministero della Sanità nipponico nei testi ufficiali così lo definisce: “… Lo shiatsu è una tecnica manuale basata su pressioni eseguite con i palmi delle mani ed i pollici, in grado di stimolare i meccanismi di autoguarigione che solo il corpo umano possiede …”
La parola deriva dal giapponese “Shi” che significa dita e “Atsu” pressione. Nello Shiatsu si usano i polpastrelli di tutte e 5 le dita. La tecnica consiste in pressioni lente e graduali sulle zone più morbide del corpo. Ciò permette di agire in profondità, stimolando le capacità di recupero naturali dell’organismo.
Lo Shiatsu è un massaggio che ha più di 2500 anni di storia. Negli anni trenta del secolo scorso Tokujiro Namikoshi separò questa disciplina da tutte le credenze filosofiche e mistiche legate alla tradizione giapponese. Di lì a poco nacque a Tokyo la prima Scuola di Shiatsu, l’unica in Giappone a essere riconosciuta dal Ministero della Sanità Pubblica e dal Ministero dell’Assistenza Sociale.
In Giappone la tecnica è praticata a terra sul tatami. In Italia, la pratica dello Shiatsu Namikoshi sul lettino fu introdotta dal masso fisioterapista Rudy Palombini diplomatosi presso la Scuola di Tokyo.
Il trattamento Shiatsu può essere praticato per terra su un materassino morbido (tatami) o su un lettino per massaggi. Il ricevente indossa abiti comodi, senza elastici o cinture che disturbino la circolazione, calzini di cotone o di lana. Il trattamento consiste nell’applicazione di una pressione perpendicolare, naturale e rilassata delle mani nei punti corrispondenti alle zone di dolore o a quelle ad esse affini. I punti fondamentali di pressione, distribuiti su tutto il corpo sono circa 780. Da quelli corrispondenti ai nervi occipitali, proseguendo sui tratti cervicali, dorsali, lombo-sacrali, sulle regioni anteriori del corpo e sui grandi fasci nervosi degli arti, fino a terminare con le ramificazioni dei nervi terminali del piede. La posizione dei punti dello shiatsu rispetta la distribuzione anatomica del sistema nervoso, che procede dal centro verso la periferia. Diversamente dal massaggio tradizionale che, intervenendo sui sistemi circolatorio, venoso e linfatico, ne segue l’andamento dalla periferia del corpo verso il centro.
A seconda delle condizioni fisiche di chi riceve il trattamento, sarà necessario più o meno tempo per costruire o ripristinare il benessere ricercato e quindi più o meno sedute, con una frequenza che può andare da una o più volte la settimana. I giapponesi dicono che sia efficace anche nella prevenzione delle malattie, e nell’aiutare il rilassamento mentale.